Dopo la parentesi del derby torna il "normale" campionato di Serie A.

I Rangers Redipuglia proseguono nel crescendo che li ha visti affrontare prima Rovigo, poi Ronchi dei Legionari per terminare con la capolista Reggio Emilia, sabato alle 16 e domenica alle 10.

Reggio Emilia, squadra solida, ben costruita, sta disputando il grande campionato che tutti pronosticavano e, dall'alto delle sue 20 vittorie in 24 partite, prosegue la sua tranquilla navigazione verso i play off.

In Gara 1 il pronostico e' per gli ospiti con Filippo Bertolini sul monte, 8 vittore e nessuna sconfitta, 2.79 di media pgl, con il parmense Mattia Salsi pronto a chiudere.

Ben diverso il discorso in Gara 2, la solita disfida a suon di K tra i pitchers stranieri. All'andata il duello tra Yepez e Martinez si risolse solo all'undicesimo, con il tie-break e con il risultato di 1-0 per Reggio.

Tante le bocche da fuoco del Reggio Emilia, a cominciare dal 427 dell'italo-canadese Paul Macaluso, continuando per il 365 di Claudio Biagini ed il 337 del siciliano Giuseppe Sciacca.

Nelle fila del Reggio Emilia c'e' anche la presenza di Alessandro Deotto, accademista dei Rangers.

Ancora in trasferta invece i New Black Panthers di Ronchi dei Legionari che sul diamante di Codogno cercano quel successo pieno che manca da troppo tempo.

Per Ronchi dei Legionari saranno le prime partite senza il ricevitore Alberto Mineo, che ha raggiunto negli States la formazione di Minor League a cui lo hanno assegnato i Chicago Cubs. Per il resto della stagione il piatto di casa base sara' difeso da Simone Baccari e Pietro Gheno.

Come sempre in questa Serie A e' previsto grande spettacolo in Gara 2 con lo statunitense Matt Litzinger (5 vinte, 3 perse, 1.34 mpgl) opposto all'argentino Federico Tanco (4-3, 1.56).

Maggior spazio invece agli attacchi in Gara 1 che dovrebbe veder opposti Alessandro Petralia (1-1, 6.23) e l'argentino Rodrigo Bruera (5-2, 5.26).

In attacco Codogno ha una pattuglia di stranieri temibilissima, con Michael Alagna (377), Charles Calamia (351), Mark Langone (300) e lo stesso Bruera (283).