21 / 07 / 2007 C'e' mancato davvero un soffio. Un'avventura partita quasi per caso, per un torneo di qualche giorno in Lombardia, stava per trasformarsi nella partecipazioni alle World Series della Junior League ma il Sogno Americano si e' infranto in un torrido pomeriggio polacco. Pazienza, siamo gia' arrivati molto piu' in la di qualunque previsione. La formazione che rappresentava l'Italia, affidata a Paolo Da Re coadiuvato da Mauro Berini la prima settimana e dal sottoscritto la seconda, con Kevin Ainger come dirigente, nel corso delle partite si e' dimostrata chiaramente tra le pretendenti piu' accreditate ed era la piu' temuta in assoluto. Un buon monte, non lunghissimo ma piu' lungo di tutte le avversarie, un'ottima difesa ed il miglior attacco in assoluto, queste le componenti di una squadra che ha praticato un buon Baseball di stampo prettamente americano, con pochissimo spazio ai bunt e molto di piu' a rubate, batti e corri e valide. La potenza dell'attacco e' stata palesata dalle vittorie prima del limite con Bielorussia, gli americani della base di Ramstein in Germania, la Lituania. Anche con l'Ucraina, poi vincitrice del torneo, la manifesta e' stata sfiorata, 10-1 al quinto. Poi, lasciando riposare i lanciatori migliori, gli Ucraini hanno rimontato sino al 10-8 finale. Un girone di qualificazione perfetto, 4 vittorie su 4 gare. Una striscia i 9 vittorie consecutive (contando le 4 di Rho e la finale del Torneo delle Regioni a Lodi) purtroppo interrotta nella semifinale. Il Friuli Venezia Giulia domina la prima meta' della gara contro l'Ucraina, qualificatasi per le semifinali eliminando la Moldavia. 7-3 il risultato al termine della sesta frazione. Ma il peso di quello che stanno per compiere, l'idea di rappresentare l'Europa negli States, pesa troppo sui giovani baseballers del Friuli Venezia Giulia che non riescono piu' a fermare gli Ucraini. 5 punti, senza nessuna valida, l'unica sconfitta per la Rappresentativa. Poi nella finale di consolazione i ragazzi ritrovano l'orgoglio e si impongono nuovamente sugli Americani di Ramstein a suon di valide. La finale e' degna di un torneo bellissimo. Le 7 riprese regolari si chiudono senza segnature, con le difese degli Americani di Londra e degli Ucraini che bloccano gli attacchi, mentre sul monte rimangono i partenti. La svolta arriva al nono inning. Il partente ucraino mostra i segni della stanchezza, e ci mancherebbe altro dopo 9 riprese, ed un errore dell'esterno centro propizia 2 segnature per gli Americani. Il rumoroso pubblico angloamericano festeggia. Pero' la storia si ripete. London Area deve cambiare il pitcher, che ha raggiunto il limite regolamentare dei 95 lanci. Fatto il primo out, la luce si spegne. L'Ucraina piazza un paio di valide, ruba sistematicamente la seconda. Con uno squeeze pareggia l'incontro e, sul tiro del catcher per bloccare un corridore, c'e' l'errore fatale che consacra l'Ucraina quale prima formazione non composta da giocatori americani a vincere il titolo europeo della Junior League, tra i pianti degli Inglesi e, perche' no, la nostra amarezza perche' sappiamo che potevamo esserci noi. |
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