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Il Baseball visto dalla Venezia Giulia


Fallimento Olimpico

25 / 08 / 2004

Fallimento e' il termine che meglio descrive la disastrosa partecipazione olimpica della rappresentativa italiana.

Una squadra che non solo e' riuscita a portare a casa una sola vittoria, classificandosi ultima, ma che si e' dimostrata molti gradini sotto le avversarie, a dispetto del "possiamo giocarcela con tutti" inopinatamente sbandierato sino alla vigilia.

Ultimi in classifica, con la peggior media plg di squadra (7.17) e la peggior media difesa (957, 11 errori in 7 partite).

E tutto questo con una nazionale imbottita di oriundi: 14 giocatori di scuola straniera su 24.

Questi "giocatori di scuola straniera" non ci servono, anzi.

Prendiamo il settore piu' "oriundo", ed una delle grandi delusioni, il monte.
Miglior lanciatore alla fine e' stato Mike Marchesano, con 2.84 di media pgl. Ma secondo e' l'italianissimo Riccardo De Santis, con 5.14.
Interessante e' notare che David Rollandini, praticamente intoccabile in Italia, ha chiuso con un pesante 7.05 di media pgl.

Il fallimento comunque va ben al dila' della spedizione in terra di Grecia.

E' il fallimento di un modello costruito attorno all'importazione di oriundi in quantita' invece che sul far crescere i giocatori italiani.

Una strada che drena le poche risorse di uno sport sempre piu' in crisi di spettatori verso gli atleti italo-qualcosa, lasciando poco o nulla ai vivai.

Se poi qualche giovane emerge allora si trova la strada sbarrata dagli oriundi, a volte perche' piu' forti, spesso solo perche' oriundi.

Ci si lamenta ad esempio che non ci sono interbase italiani, ed il miglior prospetto in tale ruolo e' due anni che non gioca con continuita' perche' la strada e' chiusa dagli stranieri.

La disfatta di Grecia ha dimostrato che in nazionale gli oriundi non ci servono.
I migliori battitori sono stati Giuseppe Mazzanti (313) e Luca Bischeri (308) e solo dopo arrivano gli oriundi James Buccheri (269) e Jairo Ramos (261). Senza dimenticare l'esclusione dalla selezione di un giocatore come Gabriele Ermini.

Certo il monte italiano, senza oriundi (8 sui 9 pitcher convocati) e' ben poca cosa.
Ma per migliorarlo bisogna ridare spazio agli italiani in campionato. Bisogna investire sui pitching coach. Bisogna abbandonare la strada cubana per seguire la via maestra del Baseball con la B maiuscola, gli Stati Uniti d'America.

Bisogna far crescere i nostri giocatori.


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by Michele Zebedeo
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