Jim Thome, uno dei più intimidatori battitori delle Majors, è indubbiamente il pezzo più pregiato del mercato dei Free Agents 2002/2003, pitchers a parte.

Da sempre con i Cleveland Indians, Thome ha messo a segno almeno 30 homers in ciascuna delle scorse 7 stagioni, con la punta di 52 messa a referto nel 2002.

Thome era stato l'obiettivo principale dell'aggressiva campagna acquisti dei Phillies di Philadelphia, società che cerca di venir fuori dal limbo della mediocrità per schierare una squadra da World Series, in modo da presentarsi con le credenziali migliori all'appuntamento dell'innaugurazione del nuovo stadio, nel 2004.

E non c'è dubbio che sia sulla buona, buonissima strada, avendo messo a segno i primi due colpi del mercato ed essendosi assicurata due dei migliori giocatori disponibili. Prima di Jim Thome, una decina di giorni fa c'era stata la firma del terzabase David Bell (17 M per 4 anni). E Philadelphia è in corsa per l'acquisizione di un'altra stella del calibro di Tom Glavine (che chiede 45 milioni per 4 anni). E se non arriverà Glavine i Phillies si sa che punteranno a Jamie Moyer mentre un obiettivo non più impossibile è anche Andy Pettitte.

L'attacco di Philadelphia ora può contare su nomi del calibro di Jim Thome, David Bell, Bobby Abreu, Pat Burrell e Jeremy Giambi.

Thome ha firmato per una cifra che verrà resa nota nei prossimi giorni ma che dovrebbe aggirarsi sugli 87,5 milioni di dollari per sei anni, più un'opzione di un ulteriore anno per i Phillies, dell'ordine dei 15/20 milioni di dollari.

La cifra spuntata da Thome è indubbiamente alta, anche se prima dello sciagurato Labor Agreement di quest'anno poteva puntare ad almeno 18 milioni annui.

I Phillies hanno battuto la concorrenza di Cleveland, che hanno messo in campo una cifra decisamente insufficiente per un bomber del calibro di Thome (si parla di 60 milioni per 5 anni).

Jim Thome è l'ultimo di una lunga serie di super battitori che hanno lasciato in questi anni Cleveland: Albert Belle, Juan Gonzalez, Manny Ramirez, Roberto Alomar.